Nel momento in cui sono arrivati i primi allarmi, non si poteva di certo immaginare che la situazione proseguisse ed anzi peggiorasse come poi effettivamente ha fatto: la pandemia di Coronavirus è ormai attualità in termini di mesi, ed è chiaro che uno scenario di emergenza come quello attuale non lasci spazio a quelle che (pur essendo elementi fondamentali nella vita e nella comune normalità delle persone) restano svaghi. Tutto il mondo sportivo risponde a questa categoria, ed infatti ha subito una paralisi quasi totale.
Alcune competizioni sono state annullate o sospese immediatamente, per altre ci è voluto più tempo, ma il risultato finale è il medesimo: quasi tutti gli sport e gli eventi di questa categoria, a livello mondiale, si trovano adesso fermate in via definitiva o provvisoria. Dopo un primo momento in cui si covavano speranze di normalità, anche la Formula 1 ha dovuto guardare in faccia la realtà ed adeguarsi alla situazione.
F1: la situazione iniziale
Inizialmente alcuni GP sono stati rinviati, quasi sul momento, mentre per altri si è subito parlato di temporaneo slittamento: il panorama che si profila però è ben diverso, e ad oggi tutti sembrano essersene resi conto. Gli appassionati di motori, così come coloro che amano scommettere sui risultati delle varie gare su siti online protetti e sicuri quali casinoonlineprova.com, sono adesso in attesa di una soluzione che possa permettere loro di tornare quanto prima a gustarsi il proprio spettacolo preferito.
Un obiettivo non semplice, ma per il quale gli organi competenti – come in tutti gli altri sport – sono al lavoro: l’obiettivo è certamente mantenere la sicurezza di tutti i coinvolti, studiando anche l’andamento e la progressione della situazione legata al Coronavirus. Negli ultimi giorni sembra essere emersa però un’ipotesi, una bozza, di quello che potrebbe essere lo svolgimento del prossimo mondiale di Formula 1.
Ovviamente, lo ripetiamo, tutto dipenderà dallo scenario legato al Covid-19 in quel momento specifico: impossibile ipotizzare una ripresa delle attività se la situazione del virus non avrà registrato miglioramenti netti rispetto ai numeri attuali.
L’ipotesi più concreta per lo svolgimento del mondiale
In questi giorni però il CEO della Formula 1, Chase Carey, ha voluto giustamente farsi portavoce di questo mondo ed affidare ad un lungo comunicato quella che al momento sembrerebbe essere l’idea prescelta per lo svolgimento degli eventi. Dopo il recente spostamento del GP di Baku (solamente l’ultimo di una lunga serie, come anticipato in precedenza), si è tenuta una riunione tra i vertici della F1, i team e la FIA e l’esito è stato comunicato proprio da Carey: la soluzione più probabile sembra quella che vedrebbe il recupero dei GP persi durante il recente periodo in quella che avrebbe dovuto essere la pausa estiva.
Lo scenario sarebbe quindi un mondiale in versione ridotta – 15, massimo 18 i Gran Premi – che avrebbe inizio in estate e terminerebbe dopo il 29 novembre 2020. Ovviamente al momento non ci sono ancora certezze in merito ad eventuali date che siano un po’ meno indicative di quelle appena citate: nessuno è in grado di prevedere come, dove e in quale quantità la pandemia si svilupperà.
Quel che è certo è la volontà comune di tutte le parti in causa di tornare in pista quanto prima, ma garantendo la necessaria salute sia ai piloti, che agli staff ed ovviamente anche al pubblico e a tutti gli altri ruoli coinvolti. Per un calendario un po’ più strutturato bisognerà quindi attendere il prossimo mese, in cui la situazione verrà approfondita con le nazioni ospitanti: ancora da definire ovviamente anche tutti i vari spostamenti tra le varie tappe.